In questa ristrutturazione, realizzata dallo Studio G+, di una casa colonica immersa nella campagna toscana, la luce diventa l'elemento guida che unisce passato e presente. L'abbondante illuminazione naturale, che entra dalle grandi finestre e avvolge gli interni durante tutto il giorno, è stata posta al centro del concept. L'obiettivo del progetto illuminotecnico non era quello di oscurarla, ma piuttosto di accompagnarla, valorizzarla e farla risuonare anche nelle zone in cui la sua presenza è più tenue.
La luce come principio guida del progetto
In questa ristrutturazione di una casa colonica immersa nella campagna toscana, la luce diventa l'elemento guida che unisce passato e presente.
L'abbondante illuminazione naturale, che entra dalle grandi finestre e avvolge gli interni durante tutto il giorno, è stata posta al centro del concept.
L'obiettivo del progetto illuminotecnico non era quello di oscurarlo, ma piuttosto di accompagnarlo, valorizzarlo e farlo risaltare anche nelle zone in cui la sua presenza è più tenue.
Ampliare la luce naturale attraverso interventi mirati
Per ottenere questo equilibrio, l'illuminazione artificiale è stata concepita come una tranquilla estensione della luce naturale: non una presenza dominante, ma un'azione mirata che ne amplifica la percezione.
I dettagli in ottone, scelti per la loro capacità di riflettere e diffondere la luce con calore e morbidezza, diventano superfici preziose che moltiplicano i bagliori e aggiungono profondità agli interni.
Questo raffinato metallo dorato, con la sua delicata luminosità, guida lo sguardo senza mai imporsi, contribuendo a creare un'atmosfera armoniosa e sottilmente vibrante.
L'ottone Bronzetto come "firma" materiale del progetto
Ogni dettaglio, dalle proporzioni degli interni alla scelta delle finiture, è stato progettato e realizzato su misura dallo Studio G+, con il coinvolgimento entusiasta di Susie, la proprietaria, pittrice e appassionata di interior design, che si è avvicinata al mondo dell'artigianato toscano con genuina curiosità.
Nel restauro della casa colonica, gli elementi in ottone realizzati da Il Bronzetto un ruolo centrale, diventando il segno stilistico che collega gli spazi ed esprime l'identità progettuale dell'intera abitazione.
Non è solo un materiale decorativo: è un elemento narrativo che ricorre in tutto il progetto, intrecciandosi nei dettagli, illuminando le superfici e creando continuità visiva.
La sua presenza, sottile ma decisiva, conferisce agli spazi timeless , richiamando la tradizione artigianale toscana e dialogando con la luce naturale che filtra liberamente attraverso le ampie vetrate dell'
.
Nella realizzazione degli arredi su misura, l'ottone impreziosisce ogni elemento in legno. Il rovere sbiancato, sia impiallacciato che massello, è stato scelto per la purezza del suo materiale
e per la sua capacità di accogliere la luce con morbidezza.
Ogni elemento d'arredo è stato concepito come un pezzo unico, ma tutti condividono lo stesso filo conduttore: una palette luminosa e naturale e dettagli in ottone con una finitura naturale non rivestita, libera di sviluppare una delicata patina nel tempo.
Maniglie, pomelli e finiture in ottone creano un linguaggio di design coerente che si estende alla cucina, ai mobili contenitori, alla boiserie e ai mobili del bagno, creando un ritm
e caldo e sofisticato.
La scelta dell'ottone naturale non è solo un
e estetica: la sua superficie leggermente irregolare cattura e riflette la luce in modi diversi, amplificandone l'intensità e aiutandola a raggiungere gli angoli più intimi della casa colonica. In questo modo, il materiale diventa luce e la luce diventa materiale: un dialogo continuo che arricchisce gli spazi senza mai diventare invadente.
Il risultato è un progetto in cui l'ottone
non è solo un elemento decorativo, ma contribuisce a plasmare l'identità. Un materiale vivo che
evolve insieme alla casa e ai suoi abitanti, lasciando che il tempo ne trasformi la superficie
e ne racconti la storia.
I dettagli in ottone, centrali in molte delle immagini che accompagnano questa narrazione, incarnano la costante interazione tra materia e luce. Maniglie, rubinetti, cornici e intarsi riflettono tutti caldi riflessi dorati che cambiano nel corso della giornata, portando nella casa la stessa vibrazione luminosa che anima il paesaggio circostante.
Una strategia di illuminazione discreta che valorizza l'architettura
Gli architetti Giuseppe Aresu e Giuseppe Argiolas dello Studio G+ di Firenze hanno scelto soluzioni illuminotecniche dal design sobrio, quasi invisibile, privilegiando linee pulite, sorgenti integrate e tonalità cromatiche in grado di armonizzarsi con la luce naturale.
Ogni scelta è stata guidata dal desiderio di preservare il ruolo centrale della luce naturale, consentendole di definire il carattere della casa colonica.
Le lampade diventano strumenti delicati al servizio dell'architettura: illuminano gli angoli più intimi, esaltano le texture dei materiali e mettono in risalto i toni crema e beige, accompagnando la vita quotidiana senza mai rubare la scena.
Un equilibrio luminoso tra natura e design
Il risultato è un raffinato equilibrio di luce, dove natura e architettura si fondono in un continuum percettivo senza soluzione di continuità che rende luminosa ogni angolo della casa, valorizzando al contempo l'autentica bellezza della luce toscana.
